martes, 10 de octubre de 2017

TRISTANO E ISOTTA TEATRO REGIO TORINO Generale 8 ottobre 2017

Azione in tre atti
Libretto di Richard Wagner
edizione in lingua originale tedesca
Musica di Richard Wagner
 
Personaggi
Interpreti
Tristan, nipote di Marke
e amante di Isolde 
tenore
Stefan Vinke 
Isolde, principessa irlandese
e promessa di Marke 
soprano
Rachel Nicholls 
Re Marke, re di Cornovaglia basso
Steven Humes
Kurwenal, servo
e amico di Tristan 
baritono

Martin Gantner
Brangäne, damigella di Isolde
mezzosoprano

Michelle Breedt
Melot, cavaliere del re Marke
tenore

Jan Vacík
Un pastore tenore
Joshua Sanders
Un timoniere baritono
Giuseppe Capoferri 
Un giovane marinaio tenore
Patrick Reiter


Direttore d'orchestra
Gianandrea Noseda
Regia
Claus Guth
Ripresa da
Arturo Gama
Scene e costumi
Christian Schmidt
Luci
Jürgen Hoffmann
Maestro del coro
Claudio Fenoglio

Orchestra e Coro del Teatro Regio
 Allestimento Opernhaus Zürich
Prima italiana al Teatro Regio



Credo sia quasi poco umile, disquisire su un’opera wagneriana come il Tristan, ma effettivamente circa la scrittura musicale o poetica e fuori dubbio che viva eterna tra le più alte dimensioni del firmamento compositivo! Noi, poveri mortali, tutt’al più possiamo esprimere qualche impressione ed emozione ricavata nel vederne la rappresentazione, seppur in forma di generale, dove però tutti hanno dato il massimo dell’impegno.
La direzione di Gianandrea  Noseda  sontuosamente  poetica e  lirica ‘scava’ nei meandri della partitura cogliendo i dettagli più reconditi a comporre una meraviglioso arazzo fatto di sottili sfumature e passioni tumultuose. Si colgono sussurate emozioni ed urla disperate.
La regia di Claus Guth ripresa da Arturo Gama e le scene ed i costumi di Christian Schmidt sono efficacemente sospese  in un indefinito tempo moderno, che non manca di accostare più facilmente la corposa produzione. Colori museali e raffinati in un mix di scelte e luci apparentemente semplici, ma decisamente curate di   Jürgen Hoffmann. Degno di nota l’effetto acqua proiettato sul fondale e esaustivo l’impianto scenico girevole, assolutamente non banale.

Il breve intervento del coro diretto da Claudio Fenoglio dà la cifra delle potenzialità.
Le voci, tutte apprezzate, hanno riscosso ampi consensi: Tristano è interpretato con caparbietà e professionalità da Stefan Vinke, il quale affascina per colore e timbro.  Isolde incontra la voce dell’appasionata Rachel Nicholls, che facile negli acuti si libra brillantemente a  volteggiare  aerea o a scendere cupa nei sentimenti mortali. Quasi tutti gli interpreti del cast sono ascoltati per la prima volta, ma questa è risultata una piacevole emozione. Stefen Humes dà voce a Marke, re di Cornovaglia  cui imprime autorevolezza con il massiccio tono brunito e forte carica interpretativa. Michelle Breedt è una magnifica Brägane che ha affascinato vocalmente per i bei colori ed attorialmente per la carica emotiva impressa. Una nota interessante della messa in scena: all’inizio Isolde e  Brägane hanno lo stesso abbigliamento,  forse ad esprimere due forze paritarie? Non dimentichiamo che tutto succede per la scelta di Brägane di sostituire il filtro della morte con il filtro dell’amore ed il brindisi di morte si tramuta così in un brindisi d’amore! Martin Gantner veste i panni di Kurwenall offrendo un’interpretazione di livello e grande duttilità vocale. Jan Vacik interpreta un interessante Melot. Bravi davvero tutti gli interpeti per una produzione ingegnosa, ma immediata.   

La Musica Vince sempre


Renzo Bellardone

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